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Sprinkler o altrimenti detta valvola automatica di un impianto antincendio svolge la funzione di rilevare la presenza di un incendio e di monitorarne l’estinzione. Letteralmente è “spruzzatore” e la sua funzione, infatti, è di attivarsi al contatto con il calore in modo da permettere l’estinzione dell’incendio o di estinguerlo nella sua fase iniziale. Tutti i sistemi di rilevazione incendi devono seguire la norma tecnica italiana UNI EN 12845 “installazioni fisse antincendio – sistemi automatici a sprinkler – progettazione, installazione e manutenzione“.
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Questa norma tecnica ha sostituito le vecchie norme UNI 9489 e UNI 9490 mentre i componenti degli impianti di rilevazione incendi a sprinkler sono elencati nella UNI EN 12259. Le parti che normalmente compongono lo sprinkler sono:
- corpo
- orifizio
- tappo
- deflettore
- elemento temrosensibile
Il corpo è la struttura vera e propria dello sprinkler che viene collegata alla tubazione di alimentazione dell’acqua. L’orifizio è posto alla base dell’erogatore e permette la fuoriuscita dell’acqua, quando richiesto, per lo spegnimento dell’incendio. Dal diametro dell’orifizio dipende la quantità di portata idrica erogabile a parità di pressione. Diametri maggiori sono utilizzati in luoghi “marci” (ossia luoghi a maggior rischio di incendio) mentre diametri minori sono installati in ambienti residenziali.
Il tappo è situato sopra l’orifizio ed impedisce la fuoriuscita dell’acqua fino a quando l’elemento termosensibile non si attiva e lo lascia cadere liberando l’acqua. Il deflettore è dirimpetto all’orifizio ed il suo scopo è quello di suddividere in più getti il flusso che viene spinto fuori dall’orifizio in modo da aumentare la superficie coperta dallo spruzzo. Infine c’è la parte più delicata, ovvero l’elemento termosensibile, che può essere composto da un’ampolla frangibile di vetro o da un fusibile che alla temperatura massima di circa 75°C cede facendo cadere il tappo e liberando il flusso idrico.
La tipologia d’impianto di rilevamento e spegnimento incendi è affidata ad un progettista che dovrà valutare una serie di informazioni tra cui il rischio d’incendio, la velocità di propagazione dell’incendio, il tempo di reazione richiesto e la sensibilità al danno eventualmente derivante dal getto d’acqua. Difatti non esiste un impianto sprinkler idoneo a tutti gli ambienti e a tutte le superfici ma, proprio grazie a specialisti del settore, seguendo i suggerimenti della normativa e in base a valutazioni tecniche dovute a sopralluoghi e alle esigenze economico strutturali del cliente si può scegliere la tipologia d’impianto adeguata.
Normalmente gli sprinkler sono installati a soffitto nella parte bassa della tubazione a cui sono collegati oppure quando sono installati nel controsoffitto, si montano nella parte superiore della tubazione a cui sono collegati.
I sistemi principali di rilevamento con valvola automatica per impianti antincendio sono quattro:
- sistema a preallarme
- sistema a secco
- sistema a umido
- sistema a diluvio
I sistemi a secco utilizzano aria anzichè acqua nelle tubazioni collegate ad una valvola che mantiene l’aria in pressione.
Quando l’incendio fa attivare gli sprinkler l’aria nelle tubazioni viene espulsa e la valvola a secco lascia passare l’acqua che riempie le tubazioni e giunge fino agli erogatori. Questa tipologia è utile in ambienti particolarmente freddi dove l’acqua ferma nelle tubazioni si congelerebbe. I sistemi a preallarme funziona come quelli a secco cioè con tubazioni riempiete ad aria ma con una valvola comandata dal sistema di rilevazione incendi.
Questo doppio controllo, valvola di rivelazione incendi e sprinkler, permette di non azionare accidentalmente il flusso d’acqua all’interno dell’ambiente sorvegliato ma d’altro canto ha maggiori probabilità di non attivarsi per malfunzionamento di uno dei circuiti di sorveglianza attivi. Questa tipologia è consigliata laddove i danni che l’acqua possa arrecare agli oggetti contenuti nei locali sorvegliati è di primaria importanza. I sistemi a umido sono i più comuni. In questi sistemi le tubazioni sono riempite con acqua in pressione e l’apertura degli srpinkler generano la diretta fuoriuscita del flusso d’acqua fino alla chiusura della valvola di controllo.
In caso di ambienti con temperature sotto i 5°C è necessario tracciare con cavi scaldanti o altre soluzioni in modo da assicurare che l’acqua all’interno delle condutture non si congeli. I sistemi a diluvio sono privi di elemento termosensibile e tappo, difatti l’apertura dell’erogatore con la fuoriuscita del flusso d’acqua si ottiene tramite l’aperutra di una valvola comandata da un sistema di rilevazione incendi separato.
In questi sistemi gli sprinkler si azionano simultaneamente ed erogano acqua tutti quelli posizionati a valle della valvola di controllo. Questi sistemi sono utilizzati in ambienti dove la propagazione dell’incendio si ritiene sia molto rapida e potrebbe recare ingenti danni come per esempio depositi di carburanti e impianti chimici. In buona sostanza le valvole automatiche di un impianto antincendio servono per rilevare l’incendio, o un principio d’incendio, ed attivare un sistema di spegnimento e allarme incendio contribuendo in taluni casi allo spegnimento dell’incendio se quest’ultimo risulta in fase iniziale.
In ogni caso l’impianto di rilevazione incendi rientra nelle normative per la sicurezza delle persone e degli ambienti e quindi deve sottostare alle normative presenti sul territorio nazionale e sono soggette ai controlli degli organi di competenza cioè dei vigili del fuoco. Per queste ragione gli impianti in questione devono essere progettati con la massima scrupolosità ed in modo efficace ed efficiente, difatti la soluzione migliore, resta quella di affidarsi a professionisti esperti del settore. Data la l’importanza che tali sistemi rivestono nella vita quotidiana di ciascuno di noi è cruciale l’affidabilità di tali sistemi e che al momento giusto non falliscano ma funzionino nel modo in cui sono stati concepiti. Per assicurarsi che ciò avvenga e non ritrovarsi a fare i conti con un sistema di rilevazione incendi malfunzionante o addirittura non funzionante è necessaria una manutenzione continua degli impianti.
Sistema e Impianti antincendio
A questo scopo ci viene in aiuto la normativa tecnica UNI11224:2011 (che sostituisce la precedente di pari numero ma formulata nel 2007) che impone controlli iniziali e periodici, sorveglianze e manutenzione di impianti nuovi ed esistenti. A parte il controllo iniziale, i controlli periodici sono con cadenza semestrale mentre la sorveglianza si effettua secondo il piano di manutenzione programmata del responsabile del sistema di rilevazione incendi. Infine la verifica generale del sistema è richiesta almeno ogni dieci anni. All’interno di questi controlli si aggiungono le manutenzioni ordinarie e straordinarie che si svolgeranno occasionalmente in base alle esigenze riscontrate in campo per guasti o malfunzionamenti d’impianto.
Le operazioni di controllo settimanale degli impianti con sprinkler vengono svolte direttamente dall’utente mentre tutte le altre verifiche dovranno essere effettuate da aziende specializzate. Per ogni manutenzione, o controllo l’azienda specializzata dovrà lasciare al committente una serie di documenti che gli permetta una corretta gestione nel tempo del sistema e quindi: registrazione tempi di intervento degli sprinkler, elenco dei componenti del sistema.
Quanto costa uno Sprinkler o un impianto ?
Il costo medio di uno sprinkler non è eccessivo anzi si aggira intorno alle decine di euro mentre la parte più consistente resta la progettazione e l’acquisto ed il montaggio del materiale per la realizzazione del sistema di rilevazione incendi con sprinkler. Per impianti di rilevazione incendi si può partire da poche migliaia di euro fino ad arrivare a decine di migliaia di euro in base alla tipologia di sistema da implementare e alle esigenze di salvaguardia del committente sempre seguendo la corretta installazione imposta dalla normativa di riferimento.
In conclusione, in quasi la totalità degli ambienti pubblici non all’aperto, sono presenti sistemi di rilevazione incendi con valvole automatiche e idranti per lo spegnimento di incendi. Tutto questo per assicurare al cittadino la tutela della salute con la riduzione del rischio di incendio ed un conseguente miglioramento della percezione della qualità della vita.
Così facendo nutriamo la consapevolezza di poter vivere in un mondo potenzialmente più sicuro e protetti da eventi dannosi contro la nostra persona e i nostri beni.