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Il rapporto tra queste due manifestazioni fisiche è abbastanza stretto infatti tra loro sono correlate, ma non necessariamente indicano una patologia cardiaca.
Ad esempio prendendo in considerazione il caso delle donne in gravidanza, gli episodi di tachicardia sono legati generalmente all’ipotensione fisiologica che caratterizza questo particolare periodo.
Ruolo fondamentale è svolto dalla respirazione la quale tende ad essere più veloce e oltre all’ipotensione è possibile avvertire battiti cardiaci accelerati e un forte senso di spossatezza.
Questi sintomi sono da considerarsi normali durante il primo trimestre di gravidanza.
Cos’è la tachicardia?
La tachicardia consiste nell’aumento della frequenza cardiaca quindi di conseguenza aumentano i battiti del cuore al minuto che superano i normali valori.
I battiti in un adulto sano dovrebbero oscillare tra i 60 o 100 al minuto.
Ciò di cui bisogna tenere conto è la fisiologia dell’individuo infatti possono verificarsi casi in cui il battito cardiaco può essere più basso dei valori sopra citati.
Anche l’abuso di caffè potrebbe essere una della cause che porta all’insorgere della tachicardia.
Quali sono i sintomi della tachicardia?
I sintomi più comuni che possono colpire l’uomo o la donna affetti da tachicardia sono battiti del cuore accelerati o irregolari, respiro corto, vertigini,svenimenti e dolori al petto.
Quali sono i sintomi della pressione bassa?
Se il flusso sanguigno che arriva agli organi non è adeguato la probabilità che si verifichi la condizione della pressione bassa è elevata.
I sintomi generalmente possono essere svenimenti, vertigini, dolore al petto, nausea, aumento improvviso della sete e senso di stordimento.
Le cause
Le cause più comuni che possono portare ad uno stato di tachicardia correlata alla pressione sistolica sono:
- Diabete;
- Ipertiroidismo;
- Disturbi gastrointestinali;
- Febbre;
- Stress;
- Ansia.
Nel caso in cui la causa scatenante fosse l’ansia o lo stress gli episodi sono facilmente riconoscibili e transitori quindi basta ritrovare la calma e la manifestazione sparirà .
Invece se è coinvolto il diabete o la tiroide la situazione è ben diversa in questo caso è fondamentale curare in maniera accurata le patologie e monitorare gli episodi prestando attenzione se questi si verificano improvvisamente o sul lungo periodo.
La tachicardia e la pressione bassa possono essere un campanello di allarme per queste due patologie se gli episodi sono ripetuti è utile rivolgersi quanto prima al proprio medico.
Nelle persone anziane la tachicardia e la pressione bassa devono essere costantemente monitorizzate, sopratutto se non vi è la presenza di altre malattie in questo caso potrebbero essere sintomi di malattie a livello cardiologico come ad esempio infarto o angina.
Pressione Bassa: quali sono i rimedi?
I rimedi per curare la pressione bassa possono essere di tipo naturale o farmacologico.
Rimedi naturali:
- Mangiare radici di liquirizia, meglio fuori dai pasti;
- Assumere integratori idrosalini, possono diminuire la gravità dell’ipotensione e aumentare il volume plasmatico;
- Assumere piccole quantità di Teofillina o Teobromina le quali hanno un effetto vasocostrittore che favorisce l’aumento della pressione sanguigna;
- Mangire piccole dosi di peperoncino il quale ha un effetto normo tensivo;
- Bere tisane a base di biancospino o vischio, capaci di agire sia sulla pressione bassa che alta;
- Bere piccole dosi di amaro svedese, composto dai seguenti ingredienti teriacea veneziana, manna, canfora naturale, radici di curcuma, radici di carlina, foglie di cassia, radici di rabarbaro, zafferano, mirra, radici di angelica e aloe.Solitamente la dose consigliata e di un cucchiaio in un bicchiere di acqua prima del pranzo e della cena;
- Assumere piccole dosi di miele, al fine di migliorare l’ipotensione.
Rimedi farmacologici:
Prima di assumere qualsiasi farmaco è sempre buona regola chiedere parere al proprio medico,solitamente i farmaci utilizzati sono:
- L’eritropoietina che favorisce la produzione di globuli rossi e l’aumento della pressione;
- I corti steroidi, al fine di prevenire la perdita eccessiva di sali minerali;
- I vaso pressori, aumentano la pressione favorendo la vasocostrizione;
- L’ormone antidiuretico, riduce la necessità di urinare durante la notte;
- La desmopressina, svolge la stessa funzione dell’ormone antidiuretico;
I farmaci anti parkinson, diminuiscono i sintomi e aumentano la pressione arteriosa.
Come comportarsi ai fini della prevenzione:
La prevenzione svolge un ruolo di fondamentale importanza di seguito riportiamo alcuni consigli utili:
- Dosare bene il consumo di alcuni farmaci;
- Compensare o curare eventuali scompensi neurologici o cardiaci;
- Prediligere una dieta equilibrata;
- Bere molta acqua;
- Non sudare troppo;
- Non praticare luoghi caldi in quanto potrebbero verificarsi casi di vasodilatazione.
Palpitazioni cause, cosa sono e sintomi
Le palpitazioni al cuore possono essere causate da diversi fattori si possono avvertire quando il cuore batte in maniera più veloce del normale o persino quando batte normalmente.
Generalmente non sono da ritenersi pericolose e tendono a scomparire senza il bisogno di intervenire con terapie, ma in determinati pazienti possono essere un campanello di allarme che può portare a disturbi cardiaci.
Se le palpitazioni cardiache sono frequenti la prima cosa da fare è effettuare una visita dal medico di fiducia.
Le cause scatenanti quindi possono come no essere legate a disturbi cardiaci, vediamole insieme.
Cause non legate a disturbi cardiaci
- Provare emozioni forti;
- Sforzo intenso durante l’attività fisica;
- Eventuali problemi di salute ad esempio ipoglicemia, ipertiroidismo, ipotensione (solo alcune forme), febbre, anemia e disidratazione;
- Cambiamenti a livello ormonale;
- Sostanza stimolanti o farmaci.
Palpitazioni dopo mangiato
Dolore al centro del petto, oppressione, sensazione di pesantezza, palpitazioni e un aumento della frequenza cardiaca possono essere tutti sintomi che fanno pensare subito ad un infarto, ma attenzione prima di pensare al peggio è essenziali valutare determinate circostanze.
Soprattutto dopo aver consumato pasti molto abbondanti questi sintomi possono essere causati anche dal nostro stomaco.
Cause legate a disturbi cardiaci
Si possono verificare casi in cui le palpitazioni possono essere sintomo di aritmia.
L’aritmia è provocata da problemi a livello di frequenza cardiaca, ma in linea generale la metà delle persone che soffre di palpitazioni non la riscontra.
In presenza di aritmia il cuore tende a comportarsi in questo modo:
- Batte in maniera eccessivamente lenta in questo caso il termine medico è Bradicardia;
- Batte in maniera eccessivamente veloce in questo caso il termine medico è Tachicardia;
- Batte regolarmente.
Il fattore scatenante dell’aritmia è legato al malfunzionamento di alcune parti che compongono il sistema di conduzione elettrica che arriva al cuore.
Coloro che hanno maggiore possibilità di soffrire di palpitazioni sono:
- Chi è molto stressato in questo caso vengono definite palpitazioni da stress ;
- Chi soffre di attacchi di panico e ansia;
- Chi soffre di ipertiroidismo;
- Chi soffre di battito irregolare;
- Le donne in gravidanza.
I sintomi
I sintomi che possono avvertire i pazienti colpiti da palpitazioni sono:
- Cuore che improvvisamente salta un battito;
- Percepire il cuore in gola;
- Cuore che batte troppo in fretta o intensamente.
Solitamente l’atezza del corpo in cui si percepiscono queste sensazioni è quella del torace, del collo o della gola e possono presentarsi sia a riposo (palpitazioni improvvise) o quando si svolge una attività .
Sensazione Cuore in Gola
Quando pronunciamo la frase “Mi sento come se avessi il cuore in gola”, definiamo il nostro stato d’animo come se fosse agitato o ansioso oppure una sensazione di tachicardia o palpitazioni.
Sicuramente tale sensazione non deve essere trascurata soprattutto se si verifica in maniera continua ma non sempre si deve pensare al peggio.
La sensazione di avere il cuore in gola, pur essendo sani, può capitare a tutti.
Cuore in gola cause
Le cause scatenanti legate alla sensazione di avere il cuore in gola possono essere:
•Provare emozioni forti, negative o positive;
•Utilizzo di farmaci ad esempio decongestionanti o diuretici;
•Assumere droghe, alcol, fumo e caffeina;
•Soffrire di patologia ad esempio anemia o tiroide;
•Dormire poco;
•Mangiare cibo troppo speziato;
•Stress.
Tra le cause più gravi invece possiamo trovare:
•La disidratazione cronica;
•Febbre;
•L’ipoglicemia;
•L’ipertiroidismo.
Aumento battito cardiaco
I battiti accelerati potrebbero manifestarsi in maniera frequente o essere aspecifici.
Generalmente non sono da ritenersi come sintomi maligni ma attenzione perché occasionalmente possono essere un campanello di allarme che porta a condizioni ben più gravi che possono mettere a rischio anche la vita.
Le sensazioni che si percepiscono in presenza dell’aumento del battito cardiaco sono:
•Sensazioni di mancamento;
•Batticuore;
•Cardiopalmo.
L’esame migliore da eseguire ai fini della diagnosi è l’elettrocardiogramma il quale registra la conduzione e gli impulsi elettrici del cuore.
Aumento battiti cardiaci cause
Le cause che potrebbero scatenare l’aumento dei battiti cardiaci possono essere:
•Sforzo intenso;
•Eccessivo consumo di alcol;
•Eccitamento;
•Eccessivo consumo di caffè;
•Il fumo;
•Ansia;
•Febbre.
Anche l’utilizzo di alcuni farmaci come ad esempio:
•Efredina;
•Adrenalina;
•Droghe come cocaina o amfetamine.
Inoltre i battiti accelerati possono essere causati da patologie metaboliche o cardiache.
Farmaci per la tachicardia
Prima di elencare quali sono i farmaci utilizzati per la tachicardia è importante sapere che il suo trattamento consiste nel rallentare la frequenza cardiaca, le opzioni a livello terapeutico possono essere:
•Manovre mediche come ad esempio quella di Valsava;
•Applicare sul viso sacchetti di ghiaccio;
•In casi estremi eseguire una elettro conversione utilizzando il defibrillatore;
•Ablazione a livello chirurgico grazie all’inserimento di microcateteri all’interno dei vasi sanguigni;
•Impianto di pacemaker, defibrillatori o cardioverter strumenti che riescono a ripristinare la frequenza cardiaca.
I farmaci utilizzati sono:
•Il propafenone;
•L’amiodarone;
•L’adenosine;
•La mexiletina;
•La limonaia.
Inoltre in alcuni casi è possibile utilizzare:
•I beta bloccanti;
•Calcio antagonisti.
Prima di utilizzare uno di questi farmaci chiede sempre il consulto del proprio medico o specialista.
Frequenza Cardiaca , 100 Battiti al Minuto
Si definisce frequenza cardiaca alta quella che supera i 100 battiti al minuto che può arrivare sino a 400.
Se il valore dovesse arrivare alla frequenza più alta il cuore non è più in grado di pompare in maniera efficace il sangue nel sistema cardio circolatorio.
I valori della frequenza cardiaca base o a risposo sono i seguenti:
•Neonati da 80 a 100 battiti al minuto;
•Bambini da 80 a 100 battiti al minuto;
•Adolescenti da 70 a 120 battiti al minuto;
•Adulti da 60 a 90 battiti al minuto.
Frequenza cardiaca a riposo
I valori della frequenza cardiaca a riposo sono:
•Battiti inferiori a 60 al minuto si parla di brachicardia;
•Battiti tra i 60 e 100 al minuto si parla di valori normali;
•Battiti oltre i 100 al minuto si parla si tachicardia.
Generalmente la frequenza cardiaca a riposo deve essere vicina al valore minimo.
Battiti Alti a Riposo
Coloro che soffrono o che vengono colpiti improvvisamente da battiti alti a riposo devono subito rivolgersi al propio medico di fiducia o specialista in quanto potrebbe essere un campanello di allarme da non sottovalutare.
Il medico in questo caso scoprirà se le palpitazioni sono legate a problemi cardiaci di una certa entità .
Dopo aver eseguito una prima valutazione, per approfondire il caso lo specialista o il medico di medicina generale, possono richiedere esami specifici come ad esempio:
•Elettrocardiogramma;
•Elettrocardiogramma dinamico;
•Ecocardiografia;
•Prova da sforzo.
Scoprire la cause ed eventualmente eliminare le brutte abitudine è essenziale.