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Movimentazione manuale dei carichi: ecco cosa dice la Legge 81/2008

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ispesl ambienti confinati

Quando si parla della Legge 81/2008 si inquadra uno dei testi fondativi per quanto riguarda i cambiamenti importanti nella sicurezza sul lavoro in Italia. Grazie a questo testo normativo si può parlare di una definizione completa dell’argomento, con articoli che parlano sia delle singole figure che all’interno dell’azienda si occupano di gestire le situazioni di urgenza ed emergenza prima dell’arrivo dei soccorritori professionisti (medici e paramedici), sia delle varie tipologie di rischio, tra le quali è possibile ricordare quello legato alla movimentazione manuale dei carichi.

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 Perché rappresenta un rischio

La movimentazione manuale dei carichi rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio fisico su un luogo di lavoro. Il testo della Legge 81/2008 definisce dei criteri per gestire questo aspetto, sempre con l’obiettivo finale di limitare i danni alla zona dorsolombare.

Secondo le statistiche mediche degli ultimi anni, le condizioni artrosiche sono sempre più diffuse e soprattutto costituiscono una delle principali cause di invalidità civile.

Tra i fattori in grado di scatenare la loro insorgenza anche in soggetti di età inferiore ai 40 anni è possibile ricordare proprio la movimentazione dei pazienti……

Quali sono i contesti lavorativi più a rischio?

Ecco alcune linee guida

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, se si punta a lavorare in maniera efficace dal punto di vista formativo e informativo, è bene ragionare nel particolare. Questo approccio ci aiuta soprattutto quando parliamo di movimentazioni manuali di oggetti pesanti, una situazione che riguarda soprattutto alcuni settori professionali.

Quali sono? L’ambito dell’edilizia, le cave e le miniere, il settore dei trasporti e dei traslochi, i lavori di facchinaggio, l’assistenza a bambini e a soggetti anziani non autosufficienti, i lavori nei cimiteri, le professioni portuali.

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Il testo della Legge 81/2008 è una vera e propria pietra miliare in merito, dal momento che aiuta chi vuole sapere qualcosa di più in merito alla questione del sollevamento carichi pesanti e al modo in cui è stata gestita nel corso degli anni.

A tal proposito è bene ricordare che nel testo vengono citati alcuni provvedimenti normativi – i più importanti risalgono al 1934, al 1994 e al 1997 – che hanno definito per la prima volta dei valori limiti per quanto riguarda le movimentazioni dei oggetti pesanti (per le donne è stata per esempio messa in primo piano la soglia massima dei 20 kg).

 

Legge 81/2008: ecco cosa dice sulla movimentazione dei carichi pesanti

manuale dei carichi 2015

Entriamo ora nel vivo delle indicazioni relative al sollevamento di  oggetti pesanti contenute nella Legge 81/2008. Se vogliamo analizzare quello che dice questo testo in merito dobbiamo partire dal titolo VI. Che cosa contiene? Per capire meglio il tutto è utile fare un breve schema riassuntivo:

  • Definizione delle patologie che possono essere inquadrate come dirette conseguenze delle movimentazioni manuali degli oggetti pesanti. In questo novero è possibile ricordare le patologie di natura osteorarticolare, quelle relative alla funzionalità muscolotendinea e quelle legate a quella nervo vascolare.
  • Obblighi del datore di lavoro: dopo aver fornito dettagli completi relativi alle patologie, nel Testo Unico del 2008 si entra nel vivo di un aspetto essenziale come gli obblighi del datore di lavoro, che ha il compito di vigilare sull’applicazione delle regole al proposito. Ecco quali sono i principali obblighi a cui si deve attenere:

 

  • Meccanizzazione dei processi di spostamento dei oggetti pesanti: questo aspetto costituisce l’essenza della prevenzione del rischio al proposito. In caso di impossibilità di meccanizzare totalmente i suddetti processi, è fondamentale trovare adeguate misure tecniche in grado di sostituire tale soluzione.
  • Sorveglianza sanitaria: la forza manuale, secondo quanto specificato nel testo del 2008, deve essere usata in modo condizionato. Cosa significa questo a livello concreto? Che è necessario sottoporre i lavoratori che spostano carichi pesanti manualmente a controlli da operatori sanitari periodici, aventi soprattutto obiettivi preventivi.

 

Quando costituisce un rischio?

Quando si parla di movimentazione manuale dei oggetti non è solo necessario capire quali siano gli obblighi del datore di lavoro, ma è anche utile definire le caratteristiche di un carico il cui spostamento può rappresentare un rischio per la salute del lavoratore, soprattutto per quanto riguarda l’apparato osteoarticolare.

Anche in questo caso facciamo riferimento a un breve elenco di punti che ci possono aiutare a comprendere meglio l’intero quadro:

  • Carico caratterizzato da un peso eccessivo
  • Carico caratterizzato da un eccessivo ingombro fisico o oggettivamente difficile da afferrare
  • Carico in equilibrio instabile o caratterizzato dalla presenza di un contenuto che rischia di spostarsi
  • Carico collocato in una posizione tale per cui la sua manutenzione richiede inclinazione o torsioni del tronco

 

Sforzo fisico nelle movimentazioni dei carichi: ecco quando è un rischio

 

A questo punto è fondamentale parlare delle caratteristiche che deve avere lo sforzo fisico durante la movimentazione manuale dei carichi per essere considerato un fattore potenzialmente dannoso per la salute del lavoratore.

Anche in questo caso presentiamo un breve elenco di punti:

  • Sforzo fisico eccessivo per la corporatura e le generali condizioni fisiche del soggetto
  • Sforzo fisico che può essere compiuto unicamente tramite un processo di torsione del tronco
  • Sforzo fisico che comporta un movimento brusco del carico
  • Sforzo fisico compiuto con il corpo in una posizione instabile

 

Anche le caratteristiche del singolo ambiente di lavoro possono aumentare il rischio di danni come quelli citati nei paragrafi precedenti in caso di movimentazione manuale di oggetti. Cosa sapere in merito? Ecco qualche indicazione sulle caratteristiche di un ambiente di lavoro potenzialmente rischioso per chi movimenta manualmente carichi pesanti:

  • Poco spazio libero verticalmente
  • Pavimento non uniforme con rischi di inciampo
  • Impossibilità per mancanza di spazio di movimentare il carico a un’altezza di sicurezza
  • Pavimento o piano di lavoro caratterizzato da dislivelli
  • Temperatura, umidità e ventilazione inadeguate

 

Ai punti appena specificati e a quelli che li hanno preceduti vanno associate le situazioni in cui il lavoratore indossa abiti o calzature non adeguati alle movimentazioni manuali di carichi pesanti, oppure non ha ricevuto il giusto percorso formativo per portare avanti il compito in maniera sicura.

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