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Come si effettua un massaggio cardiaco?
L’apparato cardiocircolatorio è un sistema complesso costituito dal cuore e dai vasi sanguigni. Il cuore è un organo muscolare cavo situato all’interno della cavità toracica, dietro lo sterno e tra i due polmoni. Esso è suddiviso in due atri e due ventricoli. Scopri il Corso Blsd Milano.
Gli atri ricevono il sangue dalle grandi vene e ciascuno di essi lo trasferisce al ventricolo sottostante. I vasi sanguigni sono le arterie e le vene.
Le arterie sono vasi che trasportano il sangue dal cuore ai vari organi, le vene invece trasportano il sangue verso il cuore. Tutto l’apparato è organizzato in modo da formare due circuiti: quello polmonare, il quale ossigena il sangue ed elimina il diossido di carbonio, e quello sistemico, ossia la circolazione che distribuisce l’ossigeno, i nutrienti e le sostanze utili ai tessuti del corpo e contemporaneamente preleva gli elementi di scarto e il diossido di carbonio. Senza entrare in ulteriori dettagli di funzionamento, possiamo semplicemente affermare che il cuore, agendo come una pompa, spinge il sangue dal centro alla periferia del corpo.
Tutti i meccanismi che lo regolano avvengono continuamente, involontariamente. Ma come tutte le macchine, seppur perfette o pressochè tendenti alla perfezione, può accadere anche al cuore di inciampare in un elemento di straordinarietà. Purtroppo può accadere che esso interrompa il suo regolare lavoro: in quesi casi la parola d’ordine è tempestività. Quello che viene comunemente definito attacco di cuore è, in gergo medico, l’infarto del miocardio, il quale si verifica quando si interrompe il flusso sanguigno diretto verso una parte del muscolo cardiaco.
Alcuni sintomi tipici dell’attacco cardiaco sono il senso di fastidio e pressione al torace, dolori nella parte superiore del corpo (tipicamente braccia, collo e schiena), respirazione difficoltosa e fiato corto. A questi si aggiungono alcuni sintomi correlati come
- sudorazione,
- nausea
- vomito
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Nel gergo comune si parla di arresto cardiaco ma in realtà sarebbe bene parlare più propriamente di arresto cardio-respiratorio poichè la funzione cardio-circolatoria e quella respiratoria sono interconnesse tra loro: alla cessazione di una delle due fa seguito rapidamente l’arresto dell’altra. Possiamo renderci conto che una persona è vittima di un arresto cardio-circolatorio se:
– è priva di conoscenza
– non respira in maniera spontanea
– non si riescono ad intercettare i battiti all’altezza dell’arteria carotidea.
Nello sciagurato caso in cui risulti necessario fornire un primo tempestivo soccorso sarebbe bene conoscere alcune linee guida, che proveremo brevemente ad illustrare.
Una volta appurata l’assenza di circolazione o qualora si abbiano adeguati motivi di dubbio sul suo corretto funzionamento, bisogna effettuare una R.C.P. ossia una rianimazione cardio polmonare.
Procedimento Massaggio Cardiaco
- Per valutare lo stato di coscienza della vittima occorre innanzitutto chiamarla o scuoterle leggermente le spalle, per valutare se reagisce agli stimoli esterni.
- Controlla se la persona respira: piega la sua testa indietro e sollevagli il mento
- Poggia il tuo orecchio alla sua bocca per ascoltarne il respiro e mentre lo fai controlla se il torace accenna dei movimenti.
- Sollevare con due dita il mento e spingere la testa della vittima all’indietro, appoggiando l’altra mano sulla fronte consente di aprire le vie aeree.
- Questo perchè la perdita di coscienza determina un rilascio muscolare e questa manovra impedisce la caduta indietro della lingua, consentendo il passaggio dell’aria.
- Mentre attendete l’arrivo dei soccorsi iniziate a praticare la rianimazione.
- Per metterla in atto occorre collocarsi al lato della persona che necessita di assistenza e appoggiare il palmo della mano sul torace, centralmente nella sua parte inferiore. Quindi occorre poggiare il palmo dell’altra mano sul dorso della prima, incrociare le dita delle due mani e premere in maniera decisa verso il basso. Il movimento va posto in essere tenendo le braccia distese e le spalle perpendicolari al corpo della persona a cui state prestando assistenza.
Quante Compressioni Eseguire ?
Il numero di compressioni da effettuare è pari a trenta, alle quali deve seguire la respirazione bocca a bocca con due ventilazioni in rapida sequenza chiudendo il naso della vittima. Quello che è importante è cercare di mantenere la calma, evitando di eseguire movimenti concitati in attesa dell’arrivo dei soccorsi.Nel caso in cui la persona che necessita del vostro aiuto non sia un adulto, vi sono delle differenziazioni in base all’età. Nel caso in cui si tratti di un lattante (bambini fino ad un anno di età) occorre aprirgli le vie respiratorie ponendogli una mano sulla fronte. Occorre inoltre accertarsi che non vi siano ostruzioni nella bocca o nel naso ed eventualmente provare a rimuoverle.
Massaggio Cardiaco Bambini
Posizionate la vostra bocca su quella del bambino e effettuare cinque insufflazioni, poi occorre posizionare due dita al centro del torace effettuando una pressione su di esso. Ogni quindici compressioni è necessario effettuare due insufflazioni. Bisogna continuare nella proporzione 15:2 fino a che non sia sopraggiunti i soccorsi.
Nel caso di bambini da uno a otto anni, il procedimento iniziale è pressochè identico a quello dei lattanti: occorre aprire le vie respiratorie estendendo gentilmente il capo e posizionando una mano sulla fronte, e nel caso di ostruzione delle vie aeree rimuoverle dalla bocca e dal naso.
Il passo successivo è quello di posizionare la vostra bocca su quella della vittima ed effettuare cinque insufflazioni iniziali. Rispetto alla procedura per lattanti, in questo caso occorre contemporaneamente tappare il naso alla piccola vittima. Posizionate la mano al centro del torace e con il palmo della mano, effettuando una leggera pressione verso il basso fate quindici compressioni toraciche. Alternate queste ultime a due insufflazioni fino al sopraggiungere dell’arrivo dei soccorsi.
In ogni caso la rianimazione cardio polmonare va effettuata con cognizione di causa e con un buon livello di sicurezza poichè spesso la vita della vittima può dipendere dalla nostra capacità di mantenere sangue freddo e dalle tempistiche di esecuzione.
Manovre dettate dalla paura, aggressive o con un’eccessiva pressione possono risultare non solo inefficaci allo scopo ma anche dannose. Lo scopo non è intimorirvi o dissuadervi dal provare a salvare una vita, tuttavia si ritiene necessario consigliare un approccio alla tematica attraverso i numerosi corsi che vengono organizzati sul territorio, al fine di migliorare la pratica attraverso la guida consapevole di personale qualificato e dedito ad insegnare queste buone prassi.