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Il dottor Henry J. Heimlich, nato il 3 febbraio 1920,si è laureato all’università di Cornell nel 1941, voleva diventare solo un chirurgo, invece scoprì una tecnica per evitare il soffocamento delle persone, che in quegli anni era molto frequente.
Così è diventato noto per aver studiato e reso pubblica su di una rivista scientifica del 1974, una manovra salvavita del Corso Pronto Soccorso, per trattare il soffocamento dovuto dall’ingerimento di corpi estranei che provocano un’ostruzione. Questa manovra è nota al mondo intero come Manovra di Heimlich.
Il dottor Heimlich nel tempo è stato in grado di aggiornare la propria manovra per poter usufruirne nel soccorso di persone affette da asma e con fibrosi cistica. Da quando è stata pubblicata si calcola che, solo negli stati uniti e con la corretta applicazione della tecnica, abbia permesso di salvare oltre 50.000 persone.
Comunemente succede che un boccone, o la semplice saliva che va di “traverso”, ovvero che non va nell’esofago/stomaco ma nella laringe/trachea, venga inalata invece che essere deglutita.
Se si è fortunati il corpo estraneo verrà espulso automaticamente con dei colpi di tosse. Le principali vittime di questo episodio sono di solito i bambini, che masticano male, o introducono nella bocca dei pezzi di cibo troppo grossi o di oggetti di qualsiasi tipo. Negli adulti invece sono casi quasi rari.
La manovra di Heimlich è eseguita con le mani, per esercitare una pressione sotto al diaframma. Di conseguenza è provocata anche la compressione dei polmoni e la pressione su qualsiasi corpo estraneo presente nella trachea, con lo scopo di provare un colpo di tosse artificiale per far espellere eventuali oggetti/cibo.
L’utilizzo di questa manovra, solo su persone coscienti, prevede un alternarsi di 5 colpi alla schiena e 5 spinte addominali.
I segnali di soffocamento sono l’impossibilità della persona di urlare, il gesto di portarsi le mani alla gola, il colorito della pelle che tende al blu, perdita di conoscenza.
Manovra di Disostruzione Vie Aeree
Per iniziare a praticare la manovra di Heimlich bisogna:
- Posizionarsi in piedi dietro alla persona da salvare,
- Cingerle con le braccia i fianchi, sotto gli arti della vittima:
- Una mano è piegata a pugno chiuso posizionando il pollice dalla parte appiattita contro l’addome, tra sterno e ombelico; l’altra mano afferra il pugno e inizia a provocare delle spinte verso l’alto fino a quando il corpo estraneo presente nella trachea non viene espulso.
- Bisogna fare attenzione affinché le spinte non comprimano o stringano la gabbia toracica.
Si può praticare anche su se stessi, in caso si fosse da soli o si voglia avere una tempestività maggiore.
Ci sono due metodi: il primo è pressoché uguale al precedente descritto, il secondo invece si può effettuare piegandosi con la parte alta dell’addome contro un oggetto fisso – per esempio la spalliera di una sedia – e spingere ripetutamente con il proprio corpo verso il basso affinché non avvenga l’espulsione.
Nel caso in cui la persona fosse in stato incosciente, la prima cosa da fare è allertare immediatamente i soccorsi. Dopo di che il paziente va adagiato supino su una superficie piana – esempio più comune, un pavimento – controllare le vie aeree, e se l’ostruzione non è visibile procede al due insufflazioni.
Se il respiro è ancora ostruito si procede con le compressioni toraciche esterne: dopo 30 compressioni, se la respirazione del paziente non migliora, ripetere il tutto fino all’arrivo dei soccorsi.
Una volta che l’ostruzione causata da oggetti o liquidi viene espulsa, c’è un’eventualità – soprattutto in conseguenza alla perdita di coscienza – che la respirazione non riprenda spontaneamente, in quanto potrebbe esserci stato un arresto cardiocircolatorio BLS.
La visita medica dopo la manovra di Heimlich è sempre opportuna: se il paziente riprende a respirazione va eseguita una visita per escludere eventuali traumi, se la persona invece non respira bisogno chiamare i soccorsi – nel caso il soccorritore sia da solo con il paziente, la chiamata deve essere effettuata non prima della fine del primo ciclo di insufflazioni e compressioni.
Istruzioni per i neonati BLS e Ostruzione parziale
Nel neonato (1-12 mesi) e nel bambino (dopo l’anno di età) può esserci un’ostruzione parziale o completa.
Nell’ostruzione parziale il bimbo è in grado di tossire con vigore, piangere e parlare. In questi casi va evitata ogni manovra invasiva di disostruzione.
Si consiglia invece di incoraggiare il bimbo a tossire, e, se possibile, somministrare ossigeno; se l’ostruzione persiste è consigliata la chiamata ai servizi di emergenza o il trasporto diretto del paziente al pronto soccorso.
Nel caso in cui l’ostruzione fosse completa, il lattante ed il bambino non saranno in grado di piangere, parlare o tossire. Rapidamente è visibile uno sforzo respiratorio che evolve velocemente in una insufficienza respiratoria. Se il soccorritore non interviene rapidamente e con prontezza, questa situazione può portare nel paziente pediatrico a un arresto cardiocircolatorio.
Il soccorritore del bimbo deve eseguire in rapida sequenza le manovre di disostruzione delle vie aeree, e chiamare quanto prima gli operatori del 118.
Manovra Per lattanti:
Le tecniche di disostruzione sui lattanti sono due:
–pacche interscapolari o dorsali: il paziente viene posizionato a pancia in giù sull’avambraccio in modo da ottenere un piano fisso, mantenere la testa in estensione e leggermente più in basso rispetto al corpo del bambino, appoggiare l’avambraccio alla coscia e procedere ad applicare 5 colpi in sede interscapolari con via di fuga laterale.
–compressioni toraciche: dove il bambino viene posizionato come descritto nelle pacche interscapolari, ma con l’addome rivolto verso l’alto, cercare il punto di repere – con un dito individuare la linea intermammillare: poggiare le due dita sottostanti sullo sterno e sollevare il dito con il quale si è individuata la linea intermammillare – a questo punto eseguire 5 compressioni toraciche utilizzando la stessa tecnica per il massaggio cardiaco. Le compressioni devono essere vigorose e applicate con la frequenza 1 ogni 3 secondi, circa.
Le tecniche di disostruzione vengono applicate in base allo stato del lattante:
–paziente cosciente: 5 pacche dorsali più 5 compressioni toraciche.
-paziente incosciente: con anamnesi sconosciuta: posizionarlo su un piano rigido, sollevare la lingua e la mandibola e controllare il cavo orale se è presente un corpo estraneo che ostruisce. Se il paziente non respira procede con 5 ventilazioni di soccorso, se non sono sufficienti, si ripetono altre 5 ventilazioni.
Nel caso in cui nemmeno il secondo ciclo di ventilazione dovesse funzionare, si sospetta la presenza di un corpo estraneo procedendo a 5 pacche dorsali e 5 compressioni toraciche.
Al termine si torna a controllare in cavo orale.
–paziente incosciente con anamnesi certa: si procede immediatamente a eseguire 5 pacche dorsali e 5 compressioni toraciche e poi si procede con la sequenza sopra descritta.
Disostruzione vie aeree ,manovra anti-soffocamento Bambini
Se il bambino (dopo l’anno di età) è cosciente, si può effettuare la manovra di Heimlich, come descritta per un paziente adulto.
Se il bambino è in uno stato incosciente le manovre sono 3:
- Pacche interscapolari o dorsali: ci si inginocchia a lato del paziente, si appoggia il bambino sulle cosce a pancia in giù tenendo la testa con una mano, e si effettuano 5 colpi interscapolari con via di fuga laterali.
- Compressione toracica: posizionare il bambino suino sul pavimento, ricercare il punto di repere, le dita devono salire sull’apofisi, poi poggiare l’eminenza dell’altra mano sulle delle due dita raggiungendo la parte inferiore dello sterno. Eseguire 5 compressioni, 1 ogni 3 secondi.
- Compressioni subdiaframmatiche: posizionare il paziente supino, mettersi in ginocchio a cavalcioni sulle cosce dello stesso, formare con pollice e indice una C tra l’apofisi xifoide e l’ombelico. All’interno della C posizionare il palmo dell’altra mano, rimuovere la mano che ha formato la C e porla al di sopra dell’altra. Eseguire 5 compressioni mimando un movimento simile ad un cucchiaio.
Nel caso in cui la paziente sia una donna in gravidanza ci sono degli accorgimenti da tenere presenti: nella posizione supina l’utero tende a schiacciare l’aorta addominale e la vena cava inferiore, provocando immediata ipotensione. Così si deve procedere a spostare l’utero dal centro dell’addome, ponendo una giacca sotto il fianco destro della donna, facendo cosi un angolo di 15° circa.
Per il resto dell’operazione non sono presenti studi che affermino che la manovra di rianimazione abbai effetti negativi sul feto, così la paziente ha le stesse opportunità di essere “salvata”.
Per seguire questa tecnica non sono obbligatorie lauree in medicina o corsi speciali, basta vederla fare una volta e automaticamente si apprende la manovra che può salvare delle vite solo con l’utilizzo delle mani.
Infatti, un recente decreto legge prevede che in ogni scuola sia presente del personale formato accuratamente per eseguire le azioni salva vita BLS sopra citate, in quando, appunto quanto detto prima, i maggiori esposti a questo “incidente” siano i bambini.
In conclusione, quando ci troviamo davanti ad un episodio di ostruzione o soffocamento, ricordiamoci di contattare il prima possibile il servizio di emergenza, in quanto gli operatori sono preparati in materia e possono suggerirci come agire tramite telefono, mentre si aspettino i soccorsi.
La tempestività è la prontezza ad intervenire è una delle principali cause di successo della manovra di Heimlich.
Su internet al giorno d’oggi si possono trovare video e scritti che insegnano e mostrano come effettuare la manovra di Heimlich nel migliore dei modi, affinché sia efficace al 100%.
Proprio dagli USA vengono le raccomandazioni a seguire dei corsi di formazione di primo soccorso pediatrico.
Molto importanti sono i corsi per le neo mammee i nonni, per insegnargli a eseguire correttamente la manovra, in quanto tutti gli audlti che stanno a contatto con i neonati e bambini dovrebbero essere in grado di eseguirla quasi alla perfezione per evitare sconvenevoli episodi ai loro figli.
Sarebbe opportuno, come prevenzione primaria, insegnare ed a invogliare i bambini più piccoli a masticare bene e lentamente, a non mettere in bocca bocconi troppi grossi e quindi creare difficoltà nella masticazione, restare seduti a tavoli durante il pasto, non parlare con la bocca piena, non giocare mentre si mangia ed evitare di comperare giocattoli o oggetti con piccoli parti staccabili e così facili da ingerire, per ridurre il rischio di soffocamento pari quasi al 30%.
Esistono categorie di “bambini a rischio“, ove il personale nelle scuole deve essere obbligatoriamente preparato sulle tecniche di rianimazione pediatrica. I bambini a rischio sono quei bambini con maggiori possibilità di incorrere in incidenti di soffocamento: bambini affetti da sindrome di down, autismo, disfagia, rallentamenti del sistema neurologico, tetraparesi ecc.