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Mal d’orecchio e dolore, cosa prendere? Oki o Tachipirina? Rimedi.

Mal d'orecchio
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In caso di mal d’orecchio cosa è meglio assumere? Oki o tachipirina? Cosa Fare ?

L’orecchio è un organo veramente delicato: a cominciare dal padiglione esterno, più ci si addentra verso il timpano più la sensibilità aumenta e, di conseguenza, anche i rischi.

Per questo motivo non esistono soluzioni univoche in risposta all’insorgere di malesseri, che possono essere di diversa entità e possono sfociare in problematiche differenti.

Mal d’orecchio rimedi:

  • La prima valutazione deve essere sempre effettuata da uno specialista, ossia un otorinolaringoiatra. Anche se provi dolore solo all’orecchio sinistro.
  • Tuttavia, qualora si riscontrasse dolore e si volesse tentare di arginarlo, almeno temporaneamente, sarebbe possibile approcciare il mal d’orecchio con la tachipirina, oppure con un antinfiammatorio come l’Oki.

Entrambi sono validi rimedi per arginare il dolore, ma non si può certamente pretendere che siano adatti per fronteggiare tutte le tipologie di otiti o mal d’orecchio.

Meglio, quindi, fare chiarezza sui vari rimedi disponibili.

Farmaci più indicati per curare il Dolore all’orecchio.

Il mal d’orecchio persistente, specialmente nel caso di accumuli di catarro, può provocare disturbi infiammatori come l’otite. Questo tipo di disturbo viene spesso approcciato con l’assunzione di Bentelan o Cefodox, a seconda della gravità presentata.

  1. Il Bentelan è sicuramente molto indicato nei casi in cui l’infiammazione si presenti molto intensa: di tratta di un farmaco a base cortisonica, indicato per arginare problematiche di questo tipo, specialmente se di natura infettiva.
  2. Il Cefodox, invece, è un antibiotico a base di cefpodoxima, e fa parte di una classe di antibiotici detto cefalosporine. È indicato esclusivamente per i bambini fino agli 11 anni nel trattamento di otiti medio acute, con apparati uditivi interessati da stati infiammatori aggravati.

Ovviamente i mal d’orecchio possono essere approcciati con altre tipologie di antibiotici e antidolorifici.

Per quanto riguarda la prescrizione dei primi, dottori e pediatri tendono solitamente ad attendere dalle 24 alle 48 ore prima della somministrazione.

Può capitare, infatti, che alcune forme di otite media acuta si alleviano in questo arco di tempo.

Se non si verificasse nessun miglioramento, a questo punto la somministrazione dell’antibiotico sarebbe doverosa, soprattutto per andare a contrastare le cause batteriche che hanno scatenato l’otite.

Solitamente vengono prescritti:

  • Augmentin
  • Isocef 400
  • Klacid
  • Levoxacin
  • Zimax
  • Zitromax

Per il dolore, invece, si tenta di rimediare con antinfiammatori come, ad esempio,

  • l’Oki a base di ketoprofene,
  • oppure il Brufen 600.

Anche la più comoda variante Oki task può alleviare il dolore portato dal mal d’orecchio, specialmente quando non troppo intenso, nonostante sia maggiormente indicato per contrastare problematiche infiammatorie come mal di gola o mal di testa.

L’otite causata da orecchio tappato è un disturbo frequente, fortunatamente di lieve entità, se contrastato in tempo e con i dovuti accorgimenti.

Solitamente è dovuta alla formazione di tappi di cerume, che vengono fatti sciogliere tramite l’applicazione di antinfiammatori ad uso topico, ossia gocce da mettere direttamente nel canale uditivo, come l’Otalgan.

Tachipirina per il mal d’orecchio.

Molto spesso può capitare che il mal d’orecchio sia conseguenza di accumuli di catarro dovuti a stati febbrili.

Le influenze sono sempre portate dall’azione nociva di batteri che attaccano il nostro sistema immunitario, intaccando le alte vie respiratorie, che vantano collegamenti molto elaborati e, quindi molto sensibili.

L’azione di un antiepiretico, come la tachipirina, a base di paracetamolo, allevierebbe notevolmente il dolore, a volte fino a farlo addirittura cessare. In farmacia si possono trovare tantissime tipologie di tachipirina, dalle gocce alle supposte. Una prima importante considerazione da fare riguarda i dosaggi.

Per i bambini il dosaggio deve attenersi ai 500 mg a dose. Fondamentale è ricordarsi di non esagerare, rispettando un intervallo di 4 ore prima di una seconda somministrazione, scongiurando le gravi problematiche da sovradosaggio, come l’affaticamento delle funzionalità epatiche.

Anche gli adulti devono prestare molta attenzione nell’assunzione di questo farmaco. Per loro il dosaggio massimo a somministrazione può arrivare fino a 1000 mg nei casi di dolore intenso, ma le ore di pausa per la somministrazione successiva sono le stesse e, soprattutto, bisogna accertarsi di non superare mai i 3000 mg di tachipirina in una giornata.

Inoltre è bene ricordare che, come ogni medicinale, non è assolutamente indicata l’assunzione di alcol durante la terapia.

Cosa comporta il gonfiore e l’arrossamento dell’orecchio?

Le cause alla base delle otiti sono molteplici. Possono sfociare in essenzialmente tre tipologie principali: esterna, media e interna.

Ognuna di queste tipologie presenta livelli di gravità differenti, poichè coinvolge diversi fattori che attaccano più parti del canale uditivo.

Quando l’orecchio duole e si presenta gonfio e rosso, a primo impatto verrebbe da preoccuparsi, pensando si avere a che fare con un’otite molto grave.
In realtà la problematica potrebbe non essere grave come sembra: ci troviamo davanti ad un’otite esterna.

Il condotto uditivo si presenta infiammato, perciò il padiglione auricolare presenta forte arrossamento. La contrazione è dovuta principalmente all’infezione portata da agenti batterici. Non è tuttavia un disturbo da sottovalutare.

A seconda dell’entità del gonfiore e dell’essudazione prodotti dal canale uditivo, si potrà avere un diverso grado di infiammazione, che potrebbe arrivare ad interessare persino la membrana del timpano.

Questa tipologia di otite va approcciata con antibiotici locali, come le gocce, e lavaggi del condotto uditivo con prodotti appositi.

La correlazione tra otite e mal di testa.

L’otite non arriva mai da sola. Purtroppo l’otalgia è uno dei tanti fastidi provocati. In genere si ha una vera e propria concomitanza di diverse tipologie di dolori, tra cui quello alla testa.

La spiegazione è attribuibile, ancora una volta, alla natura infiammatoria di questo disturbo.

L’infiammazione del canale uditivo, essendo nella stragrande maggioranza dei casi di natura infettiva, si estende fino ad interessare tessuti e aree circostanti, tra cui uno dei principali nervi cranici: il trigemino.

Questo nervo è tanto importante quanto delicato: collega occhio, orecchio e denti. Tende ad infiammarsi soprattutto nei soggetti con alta predisposizione genetica, ma può facilmente interessare i casi aggravati di otite.

Ecco spiegati i frequenti casi di mal d’orecchio combinati con forti mal di testa, mal di denti e addirittura dolori cervicali.

Il trattamento dell’infiammazione da Otite mediante Gocce Auricolari.

Come anticipato prima, nei casi di otite esterna con interessamento del padiglione auricolare e del canale uditivo, il rimedio generalmente più utilizzato è il trattamento tramite gocce auricolari, in combinazione con lavaggi del condotto.

L’Otalgan è il medicinale in gocce che viene prescritto con più frequenza. Svolge una profonda azione antidolorifica e antinfiammatoria, andando ad alleviare progressivamente le otiti e le otalgie.

L’efficacia di questo rimedio è data dal principio attivo a base di procaina cloridrato, in combinazione con il fenazone.

La somministrazione va fatta dalle 2 alle 4 volte al giorno per i bambini, per un quantitativo di 3-4 gocce alla volta, salvo diverse indicazioni mediche.

Un consiglio? È sempre bene intiepidire il flacone prima di inserirlo nel canale uditivo, visto che eventuali shock termici nuocerebbero su zone infiammate ed altamente sensibili.

I medicinali più indicati per la cura dell’otite.

Le otiti non sono tutte uguali. La loro natura può essere purulenta, fungina, barometrica, allergica o bollosa.

Di conseguenza i medicinali per otite sono diversificati in base all’eziologia dell’infiammazione.
Possiamo avere rimedi di tipo antinfiammatorio, cortisonico, antistaminico e antidolorifico.

Abbiamo già citato:

  • il Bentelan per otiti forti;
  • l’Oki,
  • il Brufen
  • il Nurufen per contrastare l’otalgia
  • la tachipirina in caso del sopraggiungere di stati febbrili legati all’otite.

Per contrastare l’insorgere di otiti da raffreddore si consiglia l’utilizzo di:

  • Fluimucil 600;
  • nei casi di otite allergica può essere utile ricorrere allo Zirtec, in gocce o compresse.

Abbiamo visto, in precedenza, una gran varietà di antibiotici, come Augmentin, Isocef 400, Levoxacin, Zimax e Zitromax, tra cui il vostro medico curante può scegliere.

Nei casi di otite batterica l’antibiotico più consigliato potrebbe essere il Ciproxin 500; per i bambini è molto indicato lo Zinnat, in combinazione con aerosol.