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La febbre alta e mal di testa possono essere i sintomi di molte patologie, lievi e gravi. Il disturbo più comune è sicuramente di origine virale stagionale conosciuto come influenza. Il virus che provoca l’influenza, è cangiante e può avere origini diverse,ecco perché, nonostante la somministrazione di vaccini, è comunque possibile prendere l’influenza.
L’influenza, di fatto, non è la malattia in sé, ma la reazione del corpo che si sente attaccato da un elemento esterno e cerca di reagire. I sintomi più comuni sono appunto febbre alta e mal di testa che possono manifestarsi in tutte le sue forme.
Altri sintomi possono essere la tosse e la diarrea.
In questi casi, ci sono molti rimedi auto-medicanti che puoi acquistare seguendo il consiglio del farmacista; se non dovesse passare in termini di tempo ragionevoli, è buona norma rivolgersi al tuo medico curante per un diagnostico e per la relativa cura antibiotica più appropriata.
Mal di testa senza febbre? Potresti avere l’influenza
Non sempre l’influenza ci avvisa con la febbre, a volte compaiono solo sintomi collaterali e comunque il mal di testa. Questo dipende molto dallo stato di salute generale della persona che potrebbe avere difese naturali più alte e quindi è in grado di affrontare l’attacco da virus influenzali, senza la necessità di particolari medicamenti, semplicemente aspettando che passi.
La febbre alta e il mal di testa sono una reazione del corpo attraverso i quali ci avvisa che c’è un’infezione in corso. A volte è possibile che la febbre congiunta col mal di testa siano i sintomi di una eccessiva esposizione al sole, per affaticamento da sovraccarico di lavoro, comune agli sportivi, e per altre ragioni non di origine virale.
In questi casi, facilmente rilevabili sarà opportuno de-faticare il copro con qualche giorno di riposo e nel caso di eccessiva esposizione al sole, sarà opportuno applicare delle creme e rimanere nei giorni successivi alla scottatura a riparo. Vale sempre la regola di buon senso che ci indica di rivolgerci al medico nel caso in cui i sintomi risultino di grado superiore al normale per un diagnostico e la relativa prescrizione di una cura.
Mal di testa e febbre alta che non passa: sintomi della meningite?
Abbiamo detto che mal di tesa e febbre sono sintomi che abitualmente attribuiamo a malesseri come il raffreddore e influenze varie, in realtà la febbre e il mal di testa possono essere i sintomi di molteplici patologie anche molto gravi come per esempio la meningite.
É importante prendere seriamente il mal di testa e la febbre come sintomi perché sono la reazione del nostro corpo nei confronti di malattie che hanno nella maggior parte dei casi origini batteriche.
Nel caso di meningite, oltre alla febbre e il mal di testa è possibile riscontrare la comparsa di altri sintomi, i quali non sempre è semplice riconoscere. Vediamo quali sono e come riconoscerli.
Questa infiammazione delle membrane che rivestono il cervello è il midollo spinale può essere causata per diversi fattori, quali: virus, batteri, funghi e intossicazioni.
Nell’immaginario collettivo si pensa che la meningite colpisca prevalentemente i bambini, questo è dovuto dal fatto che i bambini colpiti da meningite sono più fragili e quindi potrebbero nascere complicazioni e definirne la causa della morte. Questo incide sulle statistiche che inevitabilmente indicano i bambini come maggior numero di vittime derivanti da questa malattia. In realtà, i fattori che causano la meningite, possono attaccare qualunque persona in qualunque momento della sua vita. La meningite contratta da un adulto, ha dei tassi di guarigione molto alti, se presa in tempo. C’è anche da dire che i batteri che al causano in un adulto sono di origine diversa da quelli che ne causano la malattia nei bambini. Ecco perché è importante conoscere i sintomi e non sottovalutare quelli più comuni come appunto febbre e mal di testa o formicolio alla testa.
Ci sono particolari circostanze nelle quali una persona risulta maggiormente predisposta al contagio dei virus che la provocano.
Inverno e primavera: stagioni di rischio
Anche se la meningite può svilupparsi in qualunque momento nel nostro paese, e in Europa centrale in generale, i casi di infezione da virus sono statisticamente maggiori in in inverno e primavera, proprio come succede per le influenze e i raffreddori.
Questo succede per due ragioni. Il batterio che causa meningite negli adulti è il neumococo che è anche responsabile di infezioni ai polmoni e alle vie respiratorie. Una volta infettata questa zona, se trascurata o non opportunamente diagnosticata e curata, la infezione si espande arrivando al cervello e quindi attaccare le meningi.
Le persone che spesso contraggono l’influenza, sono maggiormente predisposti; inoltre, particolarmente in inverno, le nostre difese immunitarie si abbassano. Sommando i due fattori, il corpo si ritrova in uno stato di esposizione per quanto riguarda i virus, quindi anche quelli che causano, se no curati in tempo, la meningite.
Infezione alle meningi: sintomi
Quando l’origine è batterica è molto importante diagnosticarla e combatterla con la giusta cura in tempo, per evitare gravi complicazioni. Quindi al mimino sospetto è buona norma rivolgersi al proprio medico curante che predisporrà le analisi del caso per redigere una diagnosi e scegliere la cura adeguata. In caso di meningite si manifesteranno i seguenti sintomi, e nel maggior parte dei casi si manifesteranno contemporaneamente.
Mal di testa intenso: è solito presentarsi in maniera improvvisa e risulta essere molto più intenso respetto a un comune mal di testa, anche per chi ne soffre in maniera cronica derivato da altre ragioni.
Rigidità del collo: la meningite può provocare rigidità del collo, tanto da rendere difficile movimenti altrimenti possibili come toccare il petto con il mento o girare la testa in entrambi i lati. Tuttavia questo è un sintomo che non sempre si presenta in caso di meningite come invece il mal di testa e la febbre che sono una costante della patologia.
Febbre alta: la temperatura corporea si alza in maniera rapida e improvvisa.
Confusione e sonnolenza: i sintomi più difficili da indicare come conseguenza all’azione batterica che provoca la meningite sono la presenza di sonnolenza, confusione mentale; risulta, insomma, difficile pensare. Questo potrebbe indicare un’alterazione dello stato mentale, ed è uno dei sintomi gravi perché evidenzia un stato avanzato, se presente insieme agli altri sintomi, della meningite.
Le cause della meningite
I batteri che causano la meningite possono essere contratti attraverso l’aria sopratutto se si è a contatto con persone già infettate. Ciononostante non è la unica via. Vediamo quali possono esser le altre cause che alimentano il rischio id meningite in un adulto.
L’otite sovente risulta essere la causa della trasmissione del virus alle meningi. Si è infatti riscontrato che spesso pazienti con meningite avessero gravi infezioni alle vie uditive. Si tratta dello stesso virus che causa polmoniti, che diffondendosi, provoca infezioni all’orecchio interno, detta appunto otite, interessando anche le mucose nasali e che va a toccare le meningi se non prontamente curato.
É possibile essere infettati dal virus che causa meningite, anche dopo l‘ingestione di cibo infetto, sopratutto per quanto riguarda alimenti come latte e derivati non pastorizzati o composti a base di carne non opportunamente conservati. Nel mangiarli, i batteri passano dagli alimenti all’organismo con la possibilità di sviluppo di meningite.
Allo stesso modo, la causa della meningite potrebbe essere una intossicazione da farmaci. In questo caso la meningite non è di origine batterica o virale, ma ha cause di tipo infiammatorio causate da un non corretta assunzione di farmaci. Un abuso di antinffiamatorici, come ad esempio l’ibuprofeno, può causare infiammazioni alle meningi.
Si sono scoperte cause diverse della meningite, definite come patologia autoimmune, ed è provocata da una anomalia nel sistema immunitario che lavora contro l’organismo che dovrebbe proteggere. Esistono inoltre sospetti che in alcuni casi la meningite venga provocata da fattori genetici che rendono la persona predisposta a infezioni delle meningi.
Un’altra causa deriva come conseguenza di un cancro. Sono casi rari, ma quando il cancro sviluppa metastasi, queste possono arrivare all’area del cervello e provocare meningite, detta per metastasi.
Mal di testa e febbre alta nei bambini: sintomi della meningite?
I bambini nei primi anni di età sono esposti a tutti quei fattori che provocano patologie più o meno gravi. La valutazione dei sintomi nei casi dei bambini non è sempre semplice anche perché è difficile capire se un bambino abbia mal di testa o presenti sintomi facilmente rilevabili in un adulto anche per auto analisi. Sicuramente la febbre alta è un sintomo da non sottovalutare che dovrebbe insospettire i genitori e il pediatra.
I casi di meningite in bambini nei primi anni di vita sono molto meno frequenti rispetto al passato, questo perché c’è stata una campagna di informazione e prevenzione per quanto riguarda cause e relativi sintomi, che potrebbero essere conseguenza di una infezione in corso.
I sintomi per quanto riguarda i bambini, sono più o meno gli stessi di un adulto. Manifesterà un malessere generale com presenza di febbre alta e in particolare noteremo l’apparizione di lesioni delle pelle. Al tatto sarà possibile notare una certa rigidezza del collo, che in un bambino non avrebbe nessuna ragione di esistere e che quindi è particolarmente significativa come sintomo di una possibile infezione alle meningi.
In generale nei bambini entro i due anni, i sintomi non sono così definiti come in un adulto, anche perché il bambino non è certamente consapevole, sarà dunque la tua sensibilità di genitore e del pediatra al quale sono affidate le cure del piccolo.
Due tipi di meningite batterica: esistono vari germi che possono provocare la meningite batterica nei bambini. Nei neonati è solito entrare in relazione con dei batteri subito dopo il parto.
Il contato più frequente che causa la meningite batterica sono: il Haemophilus influenza e, il neumococo e il meniingicoco.
La meningite per Haemophilus non viene più riscontrata successivamente alla campagna di vaccinazione sistematica che si fa nei primi mesi di vita.
Principalmente il contagio avviene per due batteri: il neumococo e il meningococco.
Esistono diversi gruppi di questi due virus, in tutti i casi sono disponibili dei vaccini che prevengono il contagio e quindi la possibilità di infezione.
A oggi, con gli strumenti che la scienza dispone, di fatto, il rischio di ammalarsi di meningite è molto basso, tuttavia è importante conoscerne i sintomi e consultare immediatamente un medico per degli esami che ne escluda la possibilità di infezione.