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L’eritema solare è un disturbo infiammatorio della pelle che si sviluppa come conseguenza ad un’ eccessiva esposizione ai raggi del sole, senza una adeguata protezione con prodotti specifici.
I responsabili di tale manifestazione sono gli ultravioletti che possono causare reazioni di vario grado, da una lieve scottatura fino ad una vera e propria ustione di primo grado o secondo grado, e che compaiono da sei a dodici ore dopo l’esposizione solare.
Le parti interessate da tale anomalia cutanea sono principalmente il volto, le spalle, le braccia e le mani, che sono le zone maggiormente esposte all’irraggiamento solare.
Eritema solare. Prurito e crema. Sintomi e cura
In seguito all’insorgenza di questo fastidioso disturbo è indispensabile scegliere una crema eritema solare che sia in grado di attenuare la sintomatologia ad esso associata.
La crema per eritema deve svolgere alcune funzioni; innanzi tutto lenire il prurito e l’arrossamento; per questo scopo sono particolarmente efficaci le creme eritema a base di amamelide, un vegetale con proprietà antiedematose ed astringenti, che svolgono un effetto quasi immediato dopo la loro applicazione.
Un’altra possibilità è quella di utilizzare una crema per eritema solare composta da aloe vera, un rimedio naturale particolarmente sfruttato per alleviare bruciori ed arrossamenti epidermici causati da eritemi solari.
Anche l’olio essenziale di menta o di eucalipto è impiegato nella formulazione di crema eritema solare, per le sue proprietà balsamiche ed antisettiche fondamentali per rinfrescare la pelle.
Infatti uno dei sintomi più frequenti causati dall’eritema solare è rappresentato dal prurito, consistente in una sensazione di bruciore e di calore localizzata nelle zone interessate dal disturbo cutaneo.
Si tratta di un sintomo estremamente fastidioso che provoca il desiderio irrefrenabile di grattarsi, predisponendo all’insorgenza di escoriazioni epidermiche a cui spesso si sovrappongono delle infezioni batteriche.
Il mediatore chimico interessato alla genesi del prurito è l’istamina, motivo per il quale vengono spesso impiegate creme antistaminiche come rimedio sintomatico.
Come prevenire l’eritema solare
La principale precauzione per prevenire l’insorgenza di eritema è quella di utilizzare una crema con un fattore di protezione solare adatto al fototipo della propria pelle; tali prodotti funzionano come veri e propri schermi che bloccano il passaggio dei raggi pericolosi.
Il meccanismo d’azione di tali raggi nocivi, oltre a provocare l’insorgenza di fenomeni eritematosi, potrebbe causare anche delle modificazioni nella struttura delle cellule epidermiche con conseguenti pericolose mutazioni genetiche responsabili di alcune patologie molto gravi (melanoma).
Quindi è indispensabile servirsi di queste creme protettive che vanno stese uniformemente prima dell’esposizione ai raggi del sole, anche più volte nel corso della stessa giornata, per non lasciare mai scoperta la pelle.
- Un’altra precauzione è rappresentata dalla possibilità di proteggersi con indumenti leggeri che impediscono ai raggi di colpire l’epidermide; è fondamentale riparare sempre gli occhi, che sono organi delicatissimi, con occhiali; anche l’uso di un cappello a tesa larga si rivela indispensabile per proteggere il capo dal calore solare.
- Per evitare l’insorgenza di fenomeni eritematosi è consigliabile esporsi al sole per brevi periodi di tempo allo scopo di abituare gradualmente la pelle.
- Si rivela utilissimo l’impiego di prodotti dopo-sole, come latti idratanti, lozioni rinfrescanti o gel a base di ingredienti vegetali.
Prurito dopo aver preso il sole nei bambini
È risaputo che la pelle dei bambini è estremamente delicata e molto sensibile ai raggi solari; di solito, dopo esposizione al sole, si manifesta un prurito che può avere una diversa entità.
L’epidermide appare arrossata, calda ed infiammata e a volte possono insorgere anche rialzi febbrili; massima attenzione va posta al pericolo di disidratazione conseguente ad un’insolazione dato che il bambino può facilmente incorrere in tale rischio.
Generalmente compaiono anche dei puntini rossi sulla pelle dopo il sole, che in seguito tendono ad allargarsi formando delle vere chiazze dai contorni irregolari e dalle dimensioni progressivamente maggiori.
Il sintomo più caratteristico e fastidioso rimane comunque il prurito che può continuare per molte ore dopo l’esposizione ai raggi del sole.
Dermatite da sole: crema al cortisone?
La dermatite solare (oppure dermatite da sudore) consiste in un’eruzione cutanea causata dai raggi ultravioletti, particolarmente evidente nelle pelli a fototipo chiaro, che si manifesta con l’insorgenza di chiazze arrossate, di papule pruriginose e talvolta di vescicole e di pustole.
Le immagini della dermatite solare appaiono inizialmente come piccoli puntini rossi distanziati tra loro che successivamente tendono ad ampliarsi assumendo la forma di macchie dalla forma rotondeggiante.
I rimedi per la dermatite solare comprendono varie possibilità; esistono alcuni rimedi naturali per dermatite solare che hanno origine vegetale, come l’aloe vera, l’amamelide o anche la camomilla che può venire impiegata sotto forma di impacchi lenitivi ed anticongestionanti.
La farina d’avena miscelata con acqua applicata sulle zone arrossate aiuta a diminuire la sintomatologia pruriginosa.
Una vera cura per la dermatite solare implica l’impiego di farmaci di tipo antinfiammatorio, come l’ibuprofene, il naproxene o l’acido acetilsalicilico (la classica aspirina), che si rivelano efficaci nell’attenuare i sintomi.
Molto utilizzati sono i preparati topici a base di corticosteroidi, come le pomate e le creme al cortisone; si tratta di prodotti che vanno impiegati per periodi di tempo limitati in quanto possono causare fenomeni di sensibilizzazione nel lungo tempo. La loro efficacia è molto alta, così come l’effetto decongestionante, che si manifesta subito dopo l’applicazione. Pomate a base di idrocortisone devono essere comunque prescritte dal medico. Anche gli antibiotici per applicazione topica (creme e pomate) sono dei rimedi efficaci e largamente usati, soprattutto qualora si verifichino delle sovrainfezioni batteriche in seguito a rottura delle vescicole.
Qualora i sintomi assumessero una notevole gravità si possono impiegare degli anestetici locali, particolarmente indicati per placare la sintomatologia dolorosa . Bisogna ricordare infine la possibile insorgenza di dermatite a puntini bianchi; si tratta di una forma meno diffusa di eritema solare che colpisce prevalentemente le persone con pelle molto chiara.
Eczema solare, sintomi. Eczema solare foto
L’eczema solare è una sindrome infiammatoria della pelle causata dalla scorretta ed eccessiva esposizione ai raggi del sole senza aver utilizzato prodotti protettivi per l’epidermide.
I sintomi caratteristici sono rappresentati dal prurito, spesso molto violento, dall’arrossamento e dall’eventuale insorgenza di papule e vescicole rilevate che possono facilmente rompersi, lasciando fuoriuscire un liquido sieroso.
Il disturbo solitamente incomincia con una singola macchia puntiforme che poi si allarga interessando zone cutanee sempre più ampie, fino ad estendersi ad una vasta area. L’evoluzione caratteristica di tale disturbo consiste nella formazione di crosticine che tendono a staccarsi, lasciando l’epidermide secca, spessa e squamosa (cute eczematosa).
Le foto dell’eczema solare evidenziano la presenza di tali manifestazioni cutanee in zone caratteristiche del corpo, come il viso, il collo, i polsi e le caviglie.
Crema per eritema solare e pomata
La pomata per eritema solare è un preparato per uso topico a base di vari principi attivi che possono essere sia di origine naturale (fitofarmaci a base di amamelide, camomilla o aloe vera) che di sintesi (farmaci a base di cortisone, di antibiotici o di antistaminici).
Una pomata per eritema deve essere applicata nella zona interessata per più volte al giorno, in modo tale da mantenere la cute sempre rivestita da uno strato protettivo di prodotto.
Le pomate per eritemi solari hanno in genere formulazioni tali da consentire un’elevata aderenza sulla pelle al fine di garantire la massima efficacia.
Allergia ai raggi solari
L’allergia ai raggi solari, meglio conosciuta col nome di fotosensibilità, consiste in una reazione del sistema immunitario all’esposizione solare, che si manifesta soprattutto con episodi pruriginosi ed eruzioni cutanee.
Come rimedi per allergia al sole vengono generalmente impiegati preparati per uso topico, come creme e pomate, e soltanto in alcuni casi prodotti sistemici, quando i sintomi sono molto violenti.
Si possono impiegare anche rimedi naturali per allergia al sole; in questo caso vengono utilizzati principi attivi d’origine vegetale, come l’aloe vera, l’amamelide, la camomilla o anche gli oli essenziali di alcune piante balsamiche, molto efficaci soprattutto nelle fasi precoci del disturbo.
Analizzando le foto di allergia al sudore si nota una certa analogia con quelle dell’eritema solare in quanto le zone interessate sono le stesse.
L’allergia da sole è comunque una sindrome piuttosto diffusa probabilmente in conseguenza delle alterazioni nella composizione degli strati dell’atmosfera causate dall’inquinamento (buco dell’ozono).
Questo disturbo spesso insorge come allergia a puntini rossi cutanei che sono una manifestazione tipica dell’allergia solare; bisogna ricordare poi che l’allergia al sole può essere di tipo episodico e temporaneo, ma anche cronica; in quest’ultimo caso è necessario evitare l’esposizione al sole.
Puntini rossi sul viso e mani
La comparsa di puntini rossi sul viso e di puntini rossi sulle mani indica l’insorgenza di un eritema solare a puntini rossi, che è la fase iniziale del disturbo. Ci possono essere differenti varianti di tale sindrome; infatti possono manifestarsi puntini rossi sulla pelle con prurito, puntini rossi sulle mani senza prurito o anche prurito ai piedi e puntini rossi; la presenza del prurito in concomitanza alle manifestazioni cutanee è sempre una chiara indicazione dermatologica di infiammazione degli strati più profondi della pelle, che richiede quindi una terapia adeguata.
I puntini rossi in faccia, anche se sono il segnale che desta maggiore preoccupazione, vengono comunque considerati come un’utile segnale clinico per orientare lo specialista nella formulazione di una diagnosi corretta.