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Come curare la cervicale Infiammata?

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Capogiri con cervicaleIl dolore cervicale, detto anche cervicalgia è uno dei disturbi più diffusi in assoluto e consiste nell’infiammazione delle vertebre che sostengono il collo e la testa.

Questa colpisce principalmente il mondo femminile, ed è la causa più diffusa nel mondo di instabilità e che porta a difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane. Il dolore cervicale provoca un indurimento dei muscoli superiori del collo, con conseguente difficoltà di movimento.

Questo si estende poi anche alle spalle e talvolta anche alle braccia e la schiena, ed è accompagnato da disturbi particolarmente debilitanti, come la nausea, difficoltà di equilibrio e disfunzioni alla vista e all’udito, che si dimostrano poco ricettivi.

Questa può insorgere in svariati modi, può essere provocata da stati ansiosi o circostanze stressanti, da cattive posture, oppure da un trauma da esercizio fisico. Anche lo scarso esercizio di questi muscoli può portare alla sua insorgenza, infine può essere causato anche da incidenti stradali con automobile, moto, bicicletta ed anche a piedi. Capire la situazione che l’ha causata è una componente fondamentale nella sua cura, che permette di accelerarne la guarigione, cercando di eliminare il problema.

Di solito i fastidi, comunque, si attenuano nel giro di sette giorni. Nel caso in cui i sintomi persistano per un periodo superiore, con sintomatologia frequente è bene rivolgersi ad un medico specialista della cervicale.

Cervicalgia le principali cause dei sintomi

vertebre cervicaleLa nostra colonna di vertebre della schiena è suddivisa in quattro parti. In presenza di questa sintomatologia, le vertebre interessate sono le prime sette, che portano a soffrire di rachide cervicale. I dolori in questa zona sono dovuti principalmente ad una condizione traumatica delle stesse, o delle parti ad esse connesse, come i muscoli che le sorreggono o le articolazioni.

Queste condizioni traumatiche possono essere dovute a seguito di incidente, o di postura scorretta dovuta ad una particolare tipologia di lavoro, come ad esempio lo stare troppo seduti o dal guidare troppo. Anche lo scarso esercizio fisico su questi muscoli può provocarne l’insorgenza, difatti il poco movimento rende deboli questi muscoli assosoggettandoli a lesioni, se in qualche frangente dovessimo sollecitarli in maniera improvvisa.

Altra causa come menzionato all’inizio e lo stress, che porta all’irrigidimento dei muscoli in questa zona, con conseguente effetto simile a chi pratica una postura sbagliata.

Ci sono poi altre patologie che espongono più facilmente al problema e possono essere la scoliosi e la lordosi lombare, che possono poi scatenare anche ulteriori disturbi per l’organismo. Anche le malattie possono portare al manifestarsi del problema, infatti l’artrite e l’ernia del disco portano ad avere questo tipo di disturbi. Quest’ultimo infatti, porta ad un consumo della cartilagine nei dischi, con conseguente aggravamento dell’attrito sugli stessi, che porta anche all’infiammazione della zona cervicale. Anche le arcate dentali che non si chiudono correttamente possono portare al problema.

Queste infatti non chiudendosi dovutamente, creano fastidi e dolore alla mandibola, che può arrivare ad estendersi fino alla zona del collo, con conseguente mal di testa o giramenti di testa.

Sintomi che si manifestano

Il dolore di solito si manifesta in maniera costante e può essere localizzato in zone diverse e con intensità variabili. Questi fattori possono però aiutare ad identificare la causa del problema. A prescindere da questo, il dolore cervicale si va a catalogare in tre differenti categorie:
La cervicalgia per eccellenza, quella che si manifesta con:

  • Dolori al collo e limitati alla zona specifica, che causa scarsa mobilità del collo stesso.
  • Poi troviamo la sindrome cervico brachiale, che si manifesta con dolori che si estendono anche alle spalle, alla schiena e alle braccia, con la comparsa di formicolio alla testa che evidenzia la compressione dei nervi della zona cervicale.
  • Infine c’è quella cervico cefalica, che si presenta con forte mal di testa che causa nausea ed anche vomito, oltre che difficoltà visive ed uditive, rendendo l’individuo molto debilitato nello svolgimento delle sue mansioni.

I sintomi durano fino a qualche giorno e possono essere contrastati, eliminando la causa scatenante e con farmaci da banco. Se questa non viene curata adeguatamente o si procrastina nel problema che la causa, il suo insorgere può essere sempre più frequente. Se questa perdura, con i suoi sintomi per un periodo superiore ai tre mesi, diventa di natura cronica e non più debellabile o comunque più difficilmente contrastabile.

Per essere più sicuri di comprendere la causa scatenante del problema, può essere utile rivolgersi ad un ortopedico e fare delle lastre, una tac di controllo o una radiografia.

Cosa sapere sulla cervicale infiammata : Rimedi

schiacciamento dei nerviA prescindere dal fatto che questa si presenti per fattori fisiologici legati all’età o da problematiche alla schiena, bisogna essere consapevoli che il prevenire i problema con un corretto stile di vita è un aspetto essenziale. Difatti è bene praticare esercizio fisico e ridurre al minimo i fattori che possono portarci a provare ansia. La sua sintomatologia può essere alleviata, e non curata del tutto attraverso i farmici.

Questi sono rigorosamente senza steroidi e curano l’infiammazione riducendo il dolore. Solo nei casi estremi vengono prescritti farmaci con cortisone come rimedio, visto che possono causare notevoli disturbi tra gli effetti collaterali. Questi possono essere assunti o per via orale o altrimenti sono spalmabili nella zona colpita, sotto forma di crema. Le tempistiche della cura, di solito si attestano per un massimo di dieci giorni, se il problema persiste è utile fare ulteriori accertamenti e non continuare la terapia se non specificamente richiesto dal medico.

Durante la manifestazione del problema è necessario tenere, il più rilassato possibile la zona del collo. In questo possono venirci in aiuto dei tutori appositamente studiati, che possono aiutarci anche durante il nostro sonno, permettendoci di dormire con meno fastidio.

Per alleviare i sintomi si può ricorrere ad un trattamento fisioterapico, tramite l’esecuzione di specifici esercizi e massaggi eseguiti esclusivamente da personale qualificato. Se il dolore però è causato da infiammazioni o problemi ai dischi della schiena, i massaggi non sortiscono effetto, anzi potrebbero aggravare la situazione.

In ultima analisi troviamo anche l’opzione chirurgica, che a fronte di problemi al disco di una delle vertebre della schiena o per lo schiacciamento dei nervi, potrebbe essere l’unica soluzione del problema. Dunque non è assolutamente da trascurare, ma potrebbe essere necessaria.

Di solito il problema si presenta a persone dai quarant’anni in su, ma in alcuni casi l’insorgenza potrebbe anche essere anticipata, se i fattori di rischio non vengono tenuti debitamente sotto controllo.

Alcune persone manifestano il problema durante le ore notturne o al mattino appena alzate. Questo perché anche la posizione in cui ci si riposa, gioca un ruolo fondamentale. Difatti sarebbe preferibile dormire o su un fianco, mantenendo la pancia in giù, per ovviare al carico sul collo. Gli esperti raccomandano anche di mettere un cuscino sotto la pancia, perché permetterebbe di creare ancor meno sollecitazioni.

Durante l’insorgenza del problema, è necessario concedere il giusto riposo al collo e alla schiena, evitando di svolgere lavori pesanti. Mentre se lavoriamo in ufficio, di tanto in tanto, è consigliabile alzarsi per sgranchire i muscoli. Allo scadere della fase acuta e bene intervenire subito, per evitare la nuova insorgenza dei sintomi, non pensando di essere guariti, ma continuando ad avere la giusta cautela nei movimenti, eseguendo esercizi specifici per la zona del collo e schiena, magari effettuando dei massaggi da un fisioterapista esperto. Tutto questo solo dopo il passaggio della fase acuta, altrimenti potremmo aggravare la situazione.

Prestare la dovuta accortezza, permetterà di ridurre l’insorgenza del problema nel breve periodo e addirittura limitarla a casi sporadici. Infatti, più le manifestazioni del problema saranno trascurate e frequenti, più si incorrerà nel rischio di avere problematiche maggiori, con addirittura il fattore che potrebbe portarla a manifestarsi in natura cronica, dunque non più curabile. Al contrario, prestare attenzione attraverso la prevenzione, ed essendo accorti, ci porterà a ridurre al minimo i casi, con il risultato che questa andrà a manifestarsi sempre più sporadicamente, se non addirittura quasi a svanire del tutto.

Adottando uno stile di vita sano ed equilibrato, si può arrivare a vincere il problema è rendere la qualità della vita decisamente migliore, eliminando i notevoli fastidi che questa comporta. Oltre a ciò riusciremo ad evitare l’utilizzo di farmaci, che se è anche vero che portano all’attenuazione del problema, possono comunque provocare disturbi collaterali che di certo non danno giovamento al nostro organismo.

Se si soffre di questo problema le soluzioni non mancano, dalla prevenzione, alla medicina fino ad arrivare agli specialisti, strumenti che sono sicuramente in grado di combatterla così da non essere vittime di questa diffusissima patologia.